“A Milano non c’è spazio per piantare nuovi alberi”. La Milano green perde 12 milioni di euro di fondi europei messi a disposizione con l’attuazione del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Fondi pensati per contrastare l’alto livello di inquinamento all’interno del capoluogo lombardo e che sarebbero dovuti servire per piantare circa 140.000 nuove piante tra il 2022 e il 2023.
Per la precisione, il capoluogo lombardo ha perso sei milioni di euro e 138 ettari di nuovi boschi nel 2022, mentre gli altri sei milioni rimanenti li perderà nel corso del 2023.
Cosa è sucesso
A Milano, in tutto questo arco di tempo, nessuna azienda ha risposto all’avviso pubblico. La colpa non è stata di certo delle aziende, bensì è da attribuire al fatto che non esistono sull’intero territorio della Città metropolitana zone disponibili (aree dismesse, ex cave, ex siti industriali in via di bonifica) e sufficientemente grandi, per creare nuove foreste intorno alla città. Il suolo della Milano green è troppo urbanizzato, consumato, sfruttato.
Cosa dicono gli esperti
Niente nuovi boschi urbani, che sarebbero stati molto utili contro lo smog e per combattere l’effetto “isola di calore”, nella città che vanta i poco invidiabili record di inquinamento dell’aria e di consumo di suolo. A Marzo 2023, infatti, Milano si è posizionata al terzo posto nella classifica delle città più inquinate del mondo.
Cosa succederà
Il Comune di Milano ha chiesto al ministero di modificare il bando per renderlo effettivamente fruibile ed evitare di perdere anche i progetti per il 2024, finanziabili con oltre 11 milioni, per piantare altri 260mila alberi. Il Pnrr prevede che nei prossimi tre anni siano distribuite 6,6 milioni di piante nelle 14 città metropolitane: Milano, Torino, Genova, Venezia, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Reggio Calabria, Palermo, Catania, Messina, Cagliari. C’è da sperare che le amministrazioni interessate si diano una mossa, come ha auspicato, più in generale, il Presidente Sergio Mattarella